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Ultimo aggiornamento:
11/4/2010






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Cronaca
Storia






Personaggi non giocanti


Famigli e Compagni Animale

Artilius Maximus "ArtMax" (falco di Ttomalss) [RIP]
Juhn (gatto di M'Elzar), famiglio del mago altmer fin dagli albori della Cerca, più dotato ma non meno curioso di un gatto comune ... sarà per questo che è scomparso? Ai posteri la sentenza.
"La Luce", essere di pura energia che accompagna e silenziosamente guida Lyrshaal. Cosa sia non è dato saperlo, ma il fatto che abbia condotto il mezzo drago fino alla ricongiunzione con il Manipolo può far pensare ...


Compagni di gruppo


Ma-Kaan
, l'argoniano dai molti volti, dalle molte storie, dalle molte personalità. Incontrato al di la di un dedalo disseminato di trappole nel sottosuolo di Vashradi si è unito al Manipolo nel viaggio alla volta dell'Occhio di Agonio. Le sue profonde motivazioni ed intenzioni, così come i suoi poteri, sembrano lungi dall'essere svelate. Più evidente la sua vena folle, confusiva, insinuante, malvagia.
Harrka, giovane umana mezzosangue vampirico, asceta della via di Arkay. Protetta del venerabile Lassor, fu incontrata dal Manipolo al cimitero monumentale di Urmech, ed in seguito sul Bastione dei Transienti dove era imprigionata nel ghiaccio per mano dei Maestri Pallidi irium. Liberata fu ricondotta al villaggio di Tahm-Nuthia, dove ricevette un dono divino dal morente mentore.  Si è unita al Manipolo ai confini della Città Perduta, e lo accompagna nel viaggio per Kamal Vortica.
Lyrshaal,  mezzo drago d'argento maturo, stregone. Il "Signore di Tetromonte"  svelato al Manipolo nella sua stessa tana fra le nubi del monte Vejndahl (ribatezzato "Tetromonte" dagli abitanti del vicino Fossvellir), lo guidò fino al Varco di Adel Suan, e poi nei recessi dell'antico sito altmer e delle grotte che da li si dipanavano fino ai confini del sottomondo della Terra di Lomar. Lasciò volontariamente il gruppo alle porte di Andrarcaht, per riunirsi ad esso alla Città Imperiale prima del viaggio verso Thras.  
Othme Dralo, chierico dunmer facente parte del seguito di Feurim. Questo riflessivo elfo cinereo è l'unico superstite dei quattro ex-schiavi allevati da Sird Dilithra ed inviati a sostenere la causa del Nerevarine.
Ryàta, la santa dorata che risponde a quel nome è stata aggregata al Manipolo nella missione verso Thras, con il compito primario di guaritrice. Al di là di questo, la storia e le motivazioni di questa creatura aedrica restano sconosciute.


Ex-compagni di gruppo

Shalee Llervu
, ladra dunmer facente parte del seguito di Feurim. Non riuscì a sostenere il confronto con le sue paure. Il Nerevarine le permise di tornare a Tamriel lasciando il Manipolo; assieme al corpo del suo compagnoRehser ritornò a Tamriel sulla Lanterna di Carnamant.
Yuchtab, guerriero argoniano facente parte del seguito di Feurim. Grande, grosso e un pò duro di comprendonio, perfetto stereotipo dell'argoniano cresciuto in una piantagione senza una guida spirituale ed istruttiva. Non tutti hanno la fortuna ed il carisma di Ttomalss. Investito da meteore infuocate nella battaglia sulla Lanterna di Carnamant, giacette cadavere in attesa di essere risorto, ma la sua nuova vita durò poco nelle strade pericolose di Vashradi. Il suo corpo senza vita fece ritorno a Tamriel, per esser li risorto ancora.
Mogh-Graur, orco grigio, arciere e guerriero, si è unì al Manipolo nella prova del Sanguedotto di Vashradi. Di poche grugnite parole, questo corpulento umanoide si sfaldò come un burattino di neve una volta ucciso dalle belve dell'arena. I motivi di questo bizzarro fenomeno restano, per lo più, indefiniti.
Curio Cavain, questo umano, originario di Sona-Nyl, è un guerriero specializzato in armi e stili di combattimento di carattere esotico. Sardonico e più spesso superficiale ed incurante, difficilmente toglie dal volto un espressione di vuota affabilità. Non sembra il tipo cui affidarsi in una situazione difficile... forse è per questo che combattè spalla a spalla con il Manipolo nel Sanguedotto? Presa la sua parte di bottino se ne andò per la sua strada.

Rehser Volkai, incantatore dunmer facente parte del seguito di Feurim. Un giovane elfo cinereo particolarmente dotato nelle arti arcane, estroverso come può essere un umano adolescente, con ben pochi tratti caratteriali in comune con la razza dunmer cui appartiene. Avventatezza ed ostinazione furono i suoi più agguerriti nemici. Nonchè gli ultimi. Il suo corpo, privato dell'anima nel sottomondo di Vashradi, viaggia verso Tamriel sulla Lanterna di Carnamant.
Cymerus
, imponente drago bronzeo sottomesso da Karjshnar nelle peregrinazioni nella misteriosa Akavir, e divenuto suo fedele compagno di battaglia, unitosi al Manipolo durante la permanenza a Cori Silmoor dopo il ritorno dalla Città Perduta, per poi lasciarlo dopo la morte e l'ascensione del Nato-dal-Drago.

Karjishnar, il Nato-dal-Drago, khajit sangueantico, paladino fedele alla causa imperiale, paragone del divino Talos, depositario del corredo da battaglia di Tiber Septim. Questo combattente di nobile lignaggio, fratello del Leone d'Oro Mothlotha, incarna la furia disciplinata  a servizio della giustizia. Fra altrene fortune si è avventurato fino alla misteriosa Akavir ed ha combattuto a comando delle legioni di Symmachus in diverse campagne. Ha accompagnato il Manipolo oltre i confini del mondo conosciuto, verso il remoto arcipelago di Thras; prima di giungere alla meta è caduto in battaglia, ucciso da un mago altmer in un furioso scontro. Una manifestazione di Ak-Atosh ha squarciato la trama del tempo e dello spazio per prelevarne le spoglie mortali, facendolo ascendere al trono eterno degli eroi.
Maer Malvielor, mezzosangue altmer/bosmer adulto,  arciere e stregone, guardia mercenaria di Nuryien, di cui condivide le sorti.
Nuryien Quenvylia, altmer telvanni giovane,  incantatrice, di ricca famiglia ed influenti contatti si è unita al Manipolo al villaggio di Tahm Nuthia e lo ha accompagnato per tutta la cerca nella Città Perduta. Ha lasciato il Manipolo durante la permanenza a Cori Silmoor di ritorno da quel viaggio. Sulla sua scomparsa e sul suo operato grava l'ombra dello spionaggio.
Saath la "Tigre Albina", khajit sangueantico maturo, guerriero mistico, "nemico degli stendardi" e disertore dell'accademia guerresca di Mothlotha, unitosi al Manipolo al Manto di Ib, andatosene senza preavviso.
Ashera, irium adulto, prescelto di Irium, si unì per convenienza al Manipolo liberatosi dai Fratelli Eterni e condivise una parte del viaggio attraverso la Terra di Lomar. Lasciato libero di andarsene, fece perdere le sue tracce nei boschi Denethiani.
Cae Velkayn, dunmer giovane, sacerdotessa di Mephala. Condivise le prime avventure con il Manipolo, fino a che non scomparve nel camino vulcanico di Zerathar Ruhn, dopo una enigmatica trasfigurazione che la tramutò in una copia dell'immortale Almalexia.
Ragnar Cherader, dunmer maturo, devoto del Tribunale, guardia del corpo di Cae, sparì senza lasciare tracce di sè durante la scalata al vulcano Ikargal, forse divorato da un predatore.
Dyrka, felid (umana con sangue khajit) giovane, fu schiava di piacere alla "Taverna dei Ministri" dell'altmer Arayan. Riscattata da Haemas con un duello all'ultimo sangue all'arena di Sancre Tor, seguì il Manipolo ai confini di Sydathria, dove ai piedi di "Colui che Chiamava le Stelle" incontrò il suo triste fato.
Esenshar, dunmer maturo, sacerdote di Vivec, accompagnò il Manipolo attraverso Neuthys, nel cuore del dominio di Shamenser. Perso di vista nel corso della battaglia che si tenne nel santuario interno di Zerathar Ruhn.
Deyinal, dunmer adulta, esecutrice dell'Ordine Nero,  accompagnò  con Feurim la prescelta Cae fino a Zerathar Ruhn, dove perse la vita incrociando lo sguardo mortifero di un bodak posto a gurdia dei quartieri di Ventergaust. Incontrata dal Manipolo a Dhellmer Uth'M al servizio di Ventergaust, è stata qui definitivamente distrutta per mano di M'Elzar e Saath.
Hen, poderoso lupo nero compagno animale di Deyinal,  sopravvissuto mezza giornata alla sua padrona in quel di Zerathar Ruhn.
Siva, kothringi giovane, barbaro della tribù T'na Huli, con Ak'Suun superò la prova che lo mise in viaggio alla ricerca del Sole Nero. Come il suo consanguineo fallì, cadendo vittima della brutale ferocia di Lyddin, adoratore di "Colui che Chiamava le Stelle" nella regione di Sydathria.
Kauni Hegmilvar, senza morte nordico, martire risorto. Cavaliere dell'antico ordine di Romhausdahl, il paladino Kauni tornò un'era dopo la sua morte "rinascando" dalla sua statua nel tempio di Andrarchaht. Guidò il Manipolo ed Haemas in particolare fino alla Terra degli Spiriti di Legno, fra l'Ultima Frontiera Nordica e la Terra di Lomar. La sua opportunità di pareggiare il conto con Lord Thorne, suo uccisore, decadde sul fiume Swanveigh, per mano di Jordalrym, altro cavaliere risorto schierato con la Fratellanza Eterna.
Deneldor, folletto della Terra degli Spiriti di Legno. Questo bizzarro combattente di foglie e frasche aiutò il Manipolo ad attraversare la Terra degli Spiriti del Legno, evitandone i pericoli ed i meandri peggiori. Salutò il gruppo ai confini del suo bosco, ai piedi della Terra di Lomar.
Krus,  umano maturo, guardia rossa dell'ordine di Lumen Ra. Legato a Nuryien secondo patti mai chiariti, accompagnò il Manipolo nella Terra dei Concordanti, partecipando all'incursione alla Forgia del Tormento. In seguito alla perdita della sua lama, venerata come una reliquia, lasciò la compagnia, diretto verso un qualche tipo di espiazione.
Deramhorna, strappata grazie all'intercessione di M'Elzar alla dannazione nei reami di Oblio, la criminale nordica ha accompagnato il Manipolo nell'esplorazione di Dhellmer Uth'M, dando piena testimonianza della sua codardia e disonestà. Offerta al diabolico Zorathorkhul da Feurim in cambio della salvezza del Manipolo, è stata da questi sdegnosamente respinta e uccisa. Riapparsa con una banda di creature immonde si battè nel Sanguedotto contro il Manipolo, incontrando di nuovo una nefasta sorte.
    


Altri PNG

Ahrveshan, la crudele regina daedrica del Trono Cannibale regna su un dominio di tortura ed eterna lotta gladiatoria nel profondo di Oblio. E' uno dei rari casi in cui la storia di un daedra può essere con qualche verosimiglianza tracciata indietro nel tempo fino alle sue origini. La sua natura ibrida di mantide di rapace la dice lunga su quale potesse essere il carattere della sua esistenza mortale di altmer, risalente alla Prima Era, quando durante la repressione dei nordici rivoltosi una delle prime elfe dorate, arcimaga e generalessa, perpetrò un orrido tradimento che pose fine in modo atroce alla vita di molti consaguinei. La sua identità fu cancellata dalle cronache, ed è un vero peccato, dato che, unitamente a quello che ora porta, il suo nome originario potrebbe aiutare un esperto studioso a designare quello vero, imponendo al deadra un misero destino. Ma così non è, e la Regina del Trono Cannibale ha potuto incrociare la strada del Manipolo sul Bastione dei Transienti, dove evocata dai Pallidi Maestri Irium, si era rivoltata ad essi, sviscerandoli, cosa che tentò di fare, senza successo, anche con Haemas e compagni. Respinta grazie anche all'ausilio del drago Kynashter liberato da Feurim per l'occorenza, mise gli occhi su M'Elzar, poi strappato alla prima occasione fino al Labirinto del Massacro, da cui il mago altmer riuscì miracolasamente a sottrarsi.       
Anderion Lointhatloma, ingegnere e mago altmer telvanni vissuto nell'Era Meretica, pioniere e vittima del Varco di Adel Suan. Il suo libro d'incanti in "metallo stellare" e le sue ultime memorie furono rinvenuti dal Manipolo.
Arayan Elywen, altmer maturo, mago dominatore. Affarista e proprietario della Taverna dei Ministri a Sancre Tor,  interagì con il Manipolo agli albori della Cerca, assegnadogli persino una missione che portò i cinque fino al Monte Aurora ed a Boscocambiato nella regione imperiale di Denethia.
Awassi, la sacerdotessa dell'enclave naga di Vornos sembra a conoscenza di numerosi accadimenti e segreti. Feurim ed Haemas hanno avuto udienza al suo santuario serpentiforme: in cerca di una resurrezione per i morti della Vastità Tamoerana hanno ricevuto una controproposta ... Awassi vuole un oggetto che fa parte del bottino del Sanguedotto. Solo quello. Lo avrà?
Casamir Lyverian
, il contatto del Manipolo a Vashradi era questo quarantenne paladino, un uomo di robusta costituzione e di robusti sentimenti, fondatore del Sanatorio, porto franco dove i viandanti potevano avere vita migliore nella inospitale Vashradi. Era pronto persino a riprendere le armi per aiutare il Manipolo, poi è stato, presumibilmente, assassinato. Movente e responsabili sono mancanti, così come le spoglie del povero Casamir.
Caunsader, prole demoniaca matura, druido  corrotto. Leader carismatico dell'Esercito di Tre, questo capro antropomorfo è annunciato da sciami di l
ocuste e porta con sè il messaggio oscuro di Oblio. Frutto di un'unione immonda, nacque fra le montagne ombrose fra Nibenay e Denethia, e trascorse la giovinezza ad errare fra i boschi della Grande Foresta, non lontani dal paesino che diede i natali alla sua genitrice. Pare che tale luogo fu sotto la mira dell'inquisizione imperiale, che tenne processi ed effettuò arresti e condanne in loco. Il nome di questo luogo, dopo tali eventi, è stato cancellato dalle cronache. Caunsader sembra aver sposato la causa del Tiranno Deforme, ma il suo agire pare dettato più da una personale e misteriosa missione che non da un disegno strategico complessivo. La sua tipica azione è quella di assaltare nel pieno della notte piccoli villaggi e di raderli quasi interamente al suolo.   Sembra essere sulle tracce del Manipolo (già "sfiorato" ad Adel Suan), per ragioni non del tutto note.
Celya, daedra seduttrice, una delle gemelle demone che hanno ispirato e corrotto il "Sanguinante", e che lo accompagnano e proteggono tuttora.
Clavius, sovraintendente imperiale del tempio di Talos di Sancre Tor. Intrattenne contatti con il Manipolo nelle prime fasi della Cerca.
Daermor Heydan Lothmeer, il Sanguinante
Dashaltka, demone antico dalle fattezze di rospo, guardiano del santuario esterno di Zerathar Ruhn. Ttomalss fece un viaggio nel suo stomaco prima di uscirne grazie all'apertura di una "via di fortuna". Haemas gli diede il colpo di grazia e ne fu maledetto, sebbene nulla (di tangibile) si verificò mai ai danni del nordico. Sebbene si tratti di una diceria, pare verosimile che fu Dashaltka a divorare il vecchio evocatore daedrico Leziah, poco dopo la convocazione.
Detnaut Tasaal, l'enigmatico arcimago Tasaal guidò la più ambiziosa spedizione alla volta della Città Perduta nella Terza Era, e lì fece perdere ogni sua traccia. Fondatore del villaggio cyrodilico di Tahm Nuthia, vi raccolse "individui speciali e dotati", creando una vera e propria enclave che fu la base per la sua ultima spedizione. Era definito un brillante oratore e filosofo, capace di atti di estremo coraggio, indulgente verso qualsiasi diversità. Nonostante il suo indiscusso genio, Tasaal non fu certo sostenuto dalle alte sfere imperiali, forse per via di una tendenza innovativa a volte scomoda e persino irreligiosa, forse per alcune mai provate ossessioni scientifiche che si diceva lo animassero. Molto si è detto della sua vita e della sua presunta fine, ma ad oggi nulla di attendibile a tale riguardo è stato mai dimostrato del tutto.
Doran Llervu, dunmer anziano, alto sacerdote del Tribunale, tragicamente e misteriosamente scomparso nella battaglia di Zerathar Ruhn
. Fu il depositario della reliquia nota come "Teschio dei Santi", trafugata da mani ignote al momento della sua morte. Risorse Ak'Suun e Cae, uccisi dal negromante Ventergaust sulla via dei Pellegrini per Necrom.
Dres, dunmer maturo, signore dell'omonima casata dunmeretica, ricco mercante e schiavista, era il "proprietario" di Ttomalss prima che questi fuggisse.
Durchayngothula, la matriarca della Covata Malefica ha stabilito il suo regno su Nirn, attraversando i cancelli dimensionali di Dhellmer Uth'M con la Moltitudine, il suo brulicante seguito di parassiti daedrici che hanno infestato i piani alti della torre e l'intera superficie esterna. Ha combattuto il Manipolo costringendolo alla ritirata.
Edelhas, il Mercante Rosso, incantatore di origine indefinibile, attraccò la sua nave al molo di Vornos nello stesso periodo in cui il Manipolo si è trovava a Vashradi.  La sua vera identità fu rivelata, assieme ad altri risvolti, in un bizzarro incontro con il Manipolo ...
Einar Hundar Morihaus
Endelyia/Hesyies, creatura dalla natura doppia in cui convivono una ninfa ed una seduttrice daedrica. Il suo covo si trova in una caverna nel profondo di Boscocambiato, nella regione cyrodilica di Denethia. Il Manipolo ha recato lei un messaggio di Arayan, non senza doverla in un certo senso affrontare.
Falzarus, gigante del fuoco immondo, campione di Flamar. Sotto le armi di questo infame fabbro guerriero  caddero creature santificate ed importanti alleati della Chiesa degli Otto e dei Concordanti. Custode della Forgia del Tormento nel Deserto Nero di Cathuria, l'aberrante prescelto dal Dio della Distruzione fu abbattuto dal Manipolo in una feroce battaglia, che non mancò di esigere un caro prezzo. Alla sua morte fu consumato da un turbine di energia mistica, entro cui una figura misteriosa balenò per qualche istante, manifestandosi alla vista di Haemas, prima di sparire nel nulla ...
Flamar
Geurthal Sandusham, la stirpe degenerata prolificata da Geurthal e Munie Sandusham terrorizzò le contrade cyrodiliche di Denethia con una serie di efferati assalti a mercanti e viaggiatori. La loro caverna nascondiglio fu scovata da Lodewijk di Torval, che li assicurò alla giusta pena nel 374 Terza Era.
Glastyna, intuitiva ed enigmatica, la bizzarra creatura che riposnde a questo nome era sposa del paladino Casamir Lyverian, con cui ha condiviso la triste sorte. Nè di lui, nè di lei, nè del loro povero figlio, sono rimasti resti riconoscibili. Da morta ha visitato i sogni e la veglia di Haemas. Ma è veramente morta?...
Helaseth Dulaithil, il fu padre di Haemas fu presumibilmente uno fra coloro che rinvennero la tana del dragone Auroth negli scavi sotto la cittadina di Lansk nella Media Frontiera
Nordica. Morì come molti altri valorosi nella guerra del Diamante Rosso nei confini della penisola Hrol'Daan.
Herma Mora, il "demone della terra di legno" è un potente spirito daedrico che fu posto dal dio delle rune Jhunal a guardia delle Pietre Solari della foresta di Galardomma, un santuario primitivo tenuto in grande considerazione dagli yraok e da Lord Thorne in particolare, la cui natura resta avvolta nel mistero.
Inar Shat, leggendario guerriero della tribù T'na Huli, questo kothringi lasciò ai posteri diverse storie di valore ed una reliquia sacra, la lancia che porta il suo nome e che fu affidata allo sciamano Ak'Suun, per sparire con lui sotto i ghiacchi della Terra di Lomar.
Irium, il "rancoroso", primo mortale a elaborare pensieri malvagi, e per tanto esiliato dagli spiriti aedrici nel buio sottosuolo della Terra di Lomar. Notizie più recenti provenienti dalle terre di Altaroccia sembrano confermare la leggenda che vuole Irium come progenitore di una stirpe maledetta di pallidi umanoidi che portano il suo nome, votati alla distruzione di tutto ciò che vive. La tenebrosa città di Kuhn sarebbe la patria nascosta degli irium, una ciclopica città di cerchi concentrici governata da dieci terribili emissari del "rancoroso" e popolata da non morti e costrutti mai visti in nessun altro luogo.
Jordalrym, leggendario guerriero yraok della Seconda Era, combattè le legioni di Tiber Septim al fianco di Lord Thorne e cadde nella battaglia di Urmech. Riapparso come cavaliere non morto, affrontò il Manipolo sul fiume Swanveigh, dove fu riconsegnato al riposo eterno. La sua mazza gelida ritornante fa parte dell'equipaggiamento di Ttomalss.
Kamian, teurgo mistico, ultimo depositario e superstite dell'Accademia Arcana di Asterya, fondata al termine della Seconda Era ai margini del Deserto Nero di Cathuria, e caduta in rovina per l'influenza nefasta del luogo, che fu al tempo stesso motivo della sua nascita in tale luogo. Il Manipolo si rivolse lui per resuscitare M'Elzar, caduto nello scontro con il gigante immondo Falzarus alla Forgia del Tormento.
Kared
, "il grande" fu un vero o presunto eroe nato a Cori Silmoor nel 341 Terza Era. Di certo si fece fama di predatore di tesori, occupazione che gli fruttò una discreta fortuna e qualche guaio con le legge di diverse nazioni tamrieliche. Non si ha notizia di lui da qualche tempo, precisamente da quando partì con una spedizione di caccia tesori alla volta delle estremità nordiche di Altaroccia.

Kogoriai il Centenario, argoniano anziano, saggio e pacifico dispensatore di buoni insegnamenti, risultò scomodo all'autorità del Tribunale, che fece in modo di farlo finire schiavo nelle piantagioni di Dres. Mentore di Ttomalss, insegnò lui il concetto di libertà che anima l'ideologia delle Lampade Gemelle. Lasciò la piantagione poco prima della fuga del suo allievo, acquistato da un misterioso e facoltoso viaggiatore assieme ad altri schiavi. Le sue tracce si perdono al confine fra Cyrodil e la regione di Sydathria, dove il Manipolo affrontò "Colui che Chiamava le Stelle".
Korgull, lo "sterminatore", spregevole mostro dal sangue di troll dell'Esercito di Tre, noto per la sua fama di assassino bestiale e stupratore, probabilmente la creatura più amorale di cui sia data cronaca nella Terza Era. Si dice abbia ucciso più di duemila nemici, senza dimenticare che grande era fra questi il numero di inermi (donne, anziani, bambini...). Dagli atti di brigantaggio ed i crimini commessi da mercenario al soldo del Tiranno Deforme, Korgull è passato senza battere ciglio ai genocidi dell'Esercito dei Tre, spesso mossi da un disegno non del tutto chiaro.
Kroron, minotauro adulto, combattente della Danza Lunare allevato fra i monaci dell'accademia guerresca di Merkhua, ha servito il Leone d'Oro fino alla diserzione, che lo ha portato a raggiungere il Manto di Ib. Li si è schierato a difesa dei tribali del confine meridionale, insegnando loro le tecniche per sopravvivere nella guerra portata dai Concordanti e dall'Impero in quelle terre. Più tardi sembra aver abbandonato nuovamente i suoi ideali, per abbracciare la causa di Flamar. La sua roccaforte è il "Cratere Affamato", antico sito dei Perduti di Kuhmath Za'Har, da cui i khaasta della fazione thaon suoi seguaci sciamano ed imperversano portando la loro legge di sopraffazione sul Manto di Ib. Il suo regno viene interrotto dalla sfida mortale che vede impegnati i singoli membri del Manipolo. Alcuni di essi cadono, ma M'Elzar riesce ad avere la meglio, disintegrando il Rinato dal Cratere ed il suo disegno di conquista.
Kynashter, drago nero adulto, fu il dono del Tiranno Deforme alla regina delle Scaglie Nere, Hallistra, per suggellare l'alleanza fra i due. Sfortunatamente Hallistra maturava in mente sua piani d'alleanza ben diversi, e diverso uso per il grande drago nero. Kynashter finì nel piani più superficiali del labirinto "Spire del Destino", vasto dungeon in cui la regina usa scagliare i suoi "ospiti". Sconfitto dal Manipolo dopo una dura battaglia, il dragone negoziò la sua libertà con Feurim, che in cambio se sarebbe potuto servire per una stagione. Liberato al Bastione dei Transienti aiutò il suo nuovo padrone a combattere e respingere il demone Arveshan. Tornato col Manipolo a Tahm-Nuthia, fu liberato nelle paludi della "Corona Smarrita" dove presumibilmente ha tuttora la sua tana.         
L'Andrael dei Nylmawin, altmer telvanni giovane, mago evocatore. Uno degli altmer partiti dalle Isole del Tramonto per la Cerca del Sole Nero.
Lartheg-Loth, lelag adulto, monaco combattente psionico ed agente della Casta degli Ascesi, il "tre-occhi" fu inviato sulle tracce di Ghar-Khmen nella cerca di "Colui che Chiamava le Stelle". Incrociò la strada del Manipolo al cospetto della stele e fu decapitato da Haemas proprio quando sembrava aver messo in ginocchio l'intero Manipolo.
Len Kairn Imarcamoth, dunmer maturo, massimo esponente dell'Ordine Nero degli Esecutori al servizio del Tribunale dunmeretico. L'Esortatore è una delle massime personalità di dunmereth, riconosciuto per il suo grande carisma e per la sua esemplare ed inflessibile devozione agli insegnamenti dei Santi.
Lenya Brannar, nordica giovane, principessa della dinastia yraok. La sorella gemella del principe Alberich, sposata lui in un legame senza precedenti, atto ad estremizzare il manifesto di purezza del sangue nordico caro alla Fratellanza Eterna. Vive ad Urmech nella grande torre della Fratellanza.
Leziah, "il terribile" o il "cercatore", umano, evocatore con la fama di eretico cultista dei daedra più corrotti, fondò una società nota come "Scala di Oblio" cui aderì fra gli altri Ventergaust.  Il Tribunale di Dunmereth mise fine alla vita della sua setta, ma non riuscì mai a catturarlo. Il suo destino è ignoto, ma alcune versioni parlano di una sua morte a Zerathar Ruhn, dove aveva trovato riparo alla corte di Shamenser, divorato da un demone da lui stesso evocato.
Liphanes, a cavallo fra la Seconda e la Terza Era questo umano smise i panni di ambasciatore imperiale e si ritirò per lunghi anni a meditare nella quieta comunità monastica di Lumen Ra, nella regione di Sona-Nyl. Più tardi si mise in viaggio alla scoperta di misteri e alla ricerca di nuove terre e continenti.  Scrisse numerosi saggi e trattati riguardo le sue peregrinazioni, il più noto e diffuso dei quali resta "Terra Incognita", che fu anche la sua ultima opera. Fondatore della scuola divinatoria dei "Mananauti" lasciò i reami mortali proprio durante un viaggio della sua coscienza alla volta di misteriosi lidi del pensiero. Per un bizzarro fenomeno il suo corpo senza vita non decadde mai, ed è ad oggi così conservato nel Tempio dell'Unico di Cori Silmoor.
Llaister, dunmer adulto, assassino Camonna Tong. Questo bandito guidò i "cacciatori di Ttomalss" nella regione di Sydathria. Sconfitto ma vivo, si ritirò.
Lloigor, il "fantasma del vento", "pastore di sogni cattivi" popola alcune delle più spaventose favole del nord.  Impossibile definirlo, ed impossibile dire da cosa derivi il suo mito. O forse no ... il Manipolo incontrò la traccia di questo "uomo nero" nei recessi di Adel Suan, ma non ebbe intenzione di approfondire l'argomento ...
Lodewijk di Torval
Lord Hildreth, umano adulto, paladino ed ufficiale delle Lame Imperiali di stanza a Cori Silmoor. A più riprese ha interagito con il Manipolo, fornendo informazioni e soddisfacendo richieste logistiche.
Lord Randic Thorne
Lord Roderick, umano anziano, sacerdote esorcista e gerarca del Cerchio Infinito di Arkay, è uno dei più esperti ed autorevoli cacciatori di daedra e non morti in circolazione. Si trova di stanza al Distretto di Arkay della città imperiale, spesso impegnato al Ponte dei Virtuosi nello scrutinio di coloro che intendono accedervi.
Lothaykon il Severo, umano adulto, paladino del Cerchio Infinito di Arkay. Decaduto e poi riabilitato dal venerabile Lassor, questo poderoso fabbro guerriero fu uno dei più grandi campioni dell'arena di Sancre Tor. Dopo aver espiato da peccati che restano ignoti, seguì Lassor nelle terre del Nord, sulle tracce dei Pallidi Maestri irium. Liberato dal Manipolo sul Bastione dei Transienti, ne condivise per breve tempo il cammino, giurando in ultimo "giusta punizione" a M'Elzar per la delazione di Lassor all'autorità imperiale e per la vera o presunta possessione demoniaca cui l'altmer era soggetto. Fu condotto con il suo maestro "dissidente" a Cori Silmoor, in attesa di giudizio.
Lutnivor Delvian, il comandante della "Lanterna di Carnamant", nave su cui il Manipolo ha attraversato la Vastità Tamoreana alla volta di Thras, è un umano di discendenza skyrim, avvezzo al mare, addestrato nella magia ed abile contrattatore. Coadiuvato dal fedele secondo Hastrel ha solcato tutti gli oceani che bagnano Tamriel, così come fece suo padre, prima di lui, sulla stessa fedele ed indistruttibile caravella.
Lyddin, questo infido e depravato umano rispose al richiamo di Colui che Chiamava le Stelle, divenendone schiavo e strumento di potere. Fece della sua taverna (il Circolo della Fortuna) immersa nella quiete della solitaria Sydathria, il luogo ideale per adescare viandanti ed immolarli al suo Dio personale. Ricevette in cambio oscuri doni, di cui il Manipolo ebbe chiara testimonianza nello scontro che li mise di fronte. Lyddin uccise Siva, e fece passare una nottata di terrore agli eroi, prima di capitolare sotto i loro colpi ed il trattamento "post morte"
riservatogli da un meticoloso Ttomalss.
Lyndoryus, umano maturo, gerofante dell'Ordine di Talos, vice comandante della Legione d'Avorio dell'Impero di Cyrodil e consigliere strategico di Karjshnar il Nato-dal-Drago. Autorevole sacerdote esperto in tattiche militari al seguito delle Legioni da una vita, è ora impegnato nella seconda campagna di Altaroccia contro le armate del Tiranno Deforme.
Mehrunes Dagon, principe daedrico della disrtuzione, vedi "Flamar".
Menqualyie di Primobosco, umana mezzosangue bosmer adulta, paladina del Cerchio Infinito di Arkay, comandante della Legione d'Oro,  depositaria della lama sacra Lyphea.  Nata in circostanze misteriose (si narra da una sacerdotessa di Yffre e da un monaco imperiale), la carismatica campionessa di Arkay è stata cresciuta in un convento prossimo alla capitale di Cyrodil, ed ha presto fatti suoi i dettami della dottrina degli Otto. Eroina della Guerra del Diamante Rosso, è apprezzata per la sua grande profondità mistica, per le sue doti di carità e capacità di abnegazione. Da molti è considerata la possibile futura imperatrice.
Mue Thorotharg, nordico maturo, cantore e girovago, autore di popolari composizioni quasi sempre a sfondo visionario e spaventoso. La sua fama di "cantore del macabro" gli è costata più di un grattacapo, specie nelle provice imperiali. E' costantemente in viaggio per Tamriel.
Munie Sandusham, aberrante consorte di Geurthal (vedi sopra).
Nerevar
Numidium, il "dio artificiale", colossale golem di ferro creato dai dwemer grazie al cuore di Lorkhan, comparve per almeno due volte nella storia di Tamriel, prima nell'isola di Vvanderfel a difesa dei dwemer nella guerra contro i chimer, e poi nella Seconda Era, uscito come per magia dalle "Sale dei Colossi" a Cyrodil per supportare le campagne trionfanti di Tiber Septim, il mitico Talos (Nato-dal-Drago). Dopo aver garantito all'imperatore il successo nella battaglia di Galardomma contro l'orda degli yraok, Numidium sparì di scena, improvvisamente come era apparso. Da allora non se ne ebbe più cronaca ...
Pallido Sovrano, irium antico, sacerdote non morto dominatore della città di Kuhn. E' il più anziano esponente della progenie dell'Esiliato, colui che dalla "Fortezza del Rimorso" comanda la più terribile e bizzarra macchina da guerra della Terza Era, colui che "sorge all'alba dell'Era del Caos, quando tutti combattono tutti" secondo le profezie. Il suo nome circola a mezza voce fra i profughi di Altaroccia, i sopravissuti alla prima onda della tremenda armata dei Nemici del Sole, che lo hanno sognato in nefasti e ricorrenti incubi.
Pelinal, stregone nordico, uno dei maggiori condottieri nordici artefici della liberazione nella Prima Era. Geniale tattico e studioso animato da una brama di conoscenza inesauribile, con i suoi uomini si spinse persino fino all'odierna Dunmereth  conquistandone l'intera parte meridionale. Morì di una morte atroce, consumato da una malattia provocata dalla sua stessa magia, quasi dimenticato ed in completa solitudine.
Persuasore, il, la sua prima apparizione agli occhi del Manipolo risale alla battaglia nel tempio di Zerathar Ruhn. Non sarebbe rimasta l'unica occasione di incontro. Questo demone sciacallo rivestiva certo un ruolo importante nella macchinazione sotteranea in atto nel sottosuolo di Vashradi, dove un complesso di piramidi metalliche popolato da mostri mutanti fu teatro del suo scontro con gli eroi di Auroth. La distruzione del cuore pulsante del tempio da parte di M'Elzar lo indusse ad una strategica e rabbiosa ritirata. Come tutti i demoni possiede ottima memoria, il tempo di un immortale ed una irrefrenabile tendenza alla vendetta ...
Phentus Drarg
, umano maturo, brigante assassino di ampia e terribile fama, le sue sortite per depredare convogli, viaggiatori e pellegrini sulle vie di Cyrodil e Sona-Nyl raramente si sono conclusi senza atti di sangue irreparabili. Ricercato e oggetto di una cospicua taglia, da qualche tempo ha fatto perdere del tutto le sue tracce. Il Manipolo tuttavia lo ha incontrato ed affrontato nella spettrale Urmech; sembrava legato ad una pericolosa banda di vampiri.
Rhien Leander Lemner, umano adulto, mercante e negoziatore politico, abile intermediario ed intrallazzatore, ha introdotto il Manipolo al contatto con l'autorità imperiale agli albori della Cerca. Passa gran parte del suo tempo nella città imperiale a curare i suoi affari.
Sairtha, umano caporale schiavista, l'infame aguzzino che ha tormentato Ttomalss e molti altri nell'infausta permanenza alle piantagioni di Dres ha trovato la sua fine nei pressi delle paludi al confine fra l'Impero e Sydathria, sciolto dall'acido dell'alit del Morag Tong di nome Llastier.
Shamenser, dunmer ammorbatrice. La "Regina della Cenere", druido decaduto toccato dalla fiamma blasfema del vulcano Ikargal, fondò il suo regno di terrore nella regione di Neuthys, ed a lungo terrorizzò i pellegrini della via di Necrom, attirando schiere demoni, di cultisti folli e rinnegati di ogni estrazione. Prediletta dal Principe della Distruzione Mehrunes Dagon, la Regina della Cenere agì quasi indisturbata per diversi Cicli, tanto che arrivò ad un passo da evocare una fessura permanente fra i mondi al centro della sua fortezza Zerathar Ruhn. Solo l'intervento congiunto del Manipolo e delle forze del Tribunale potè impedire questo evento, e Shamenser stessa perì nell'occasione. La sua morte segnò la fine del suo possente culto, ma la sua figura resta tuttora popolare fra le molte fanatiche sette minori emule di tale grandezza, ed il Tribunale ha il suo bel da fare per catturare e punire i molti insani pellegrini delle tenebre che ancor oggi si recano alla volta di Zerathar Ruhn in omaggio alla defunta Fiamma d'Argento nella sperenza di essere "toccati" da una rediviva scintilla; il corredo di Shamenser, abiti ed oggetti, fu preso dal Manipolo.
Shorasyn, medusa adulta, stregona, astuta vendicatrice amante della tortura e della beffa. Si narra che la femmina dell'Esercito di Tre fu strappata alla sua tana dei monti  Hoth-Namegh (Sydathria) da una banda di avventurieri che uccisero la sua procreatrice per poi vendere lei come attrazione circense. Quando Caunsader piombò come un flagello nella cittadina che ospitava il festival itinerante si prese a cuore la sorte della gorgone, liberandola e dandole in seguito un largo numero di occasioni in cui rifarsi degli odiati umani.
Sird Dilithra, dunmer anziano, alto sacerdote di Azura e deposto Esortatore dell'Ordine Nero. Poco si sa di colui che guidò l'Ordine Nero prima di Len Kairn Imarcamoth: la sua gestione discreta e saggia del più addestrato braccio religioso/militare di tutti i tempi ha lasciato poche tracce tangibili. Pare che dopo la deposizione, dovuta alle ormai precarie condizioni in cui Sird Dilithra versava per via della veneranda età, il vecchio si sia ritirato in un solitario eremo da qualche parte nei monti velothiani.    
Skold, lo "svelto", nordico giovane, cacciatore e capo famiglia di una delle più antiche genie di Fossvellir, fraternizzò con il Manipolo quando questi giunse al villaggio di pescatori ai piedi della Coda di Drago, fornendo qualche indicazione e supporto logistico.
Soth-Khaman, lelag guerriero psionico, sfidò all'ultimo sangue Haemas nell'arena di Sancre Tor. Nonostante qualche scorrettezza, non riuscì ad avere la meglio sul giovane nordico.
S'Rasha, un sarkrith, sembrano chiamarsi così i mezzo-draghi che vengono dalle isole Arcadi. Questo rettiloide ingobbito ha incrociato la via del Manipolo a Vashradi. E' un combattente forse, dato che voleva partecipare allo scontro nell'arena. Tutto quel che si può dar per certo è il suo cattivo odore, la sua abitudine a fissare M'Elzar e "sorridere", la sua onnipresente e spiacevole comparsa ad ogni angolo. Tutti motivi per stargli alla larga, sembra.
Talos, il titolo di Talos, o Nato-dal-Drago
, nacque nella Seconda Era, con l'imperatore Tiber Septim, artefice di una grande campagna di conquista, ineguagliata nel corso della storia. A fregiarsi di questo titolo, che rimanda alla possenza di Akatosh, sono stati finora solo l'imperatore stesso ed il khajit sangueantico Karjshnar, depositario del corredo da battaglia che fu del suo predecessore. Il Nato-dal-Drago è di diritto il più popolare eroe dell'impero. 
Tiber Septim, il più leggendario degli imperatori defunti, incarnazione della forza di Akatosh e ultimo destinatario del potere di controllare Numidium, il "dio-artificiale". Forte di un esercito grandioso in numero ed in valore e di ineguagliate doti diplomatiche, Tiber Septim espanse i confini dell'impero al suo massimo assoluto, affermandolo come la nazione più influente dell'intera Tamriel. Le leggende sulla sua persona sono innumerevoli, tanto che ad oggi continuano a nascerne delle nuove.
Vanderir, esploratore bosmer, contatto mancato del Manipolo, questo elfo cresciuto nella cultura imperiale viaggiò in lungo e in largo Olanthen ed Altaroccia negli interessi dell'imperatore. Capace organizzatore e mediatore, le sue tracce si perdono nella Media Frontiera Nordica.
Ventergaust
Vottir Gallveig, gueriero nordico ed ufficiale della Fratellanza Nordica, partì con i suoi uomini ed i Pallidi Maestri irium alla volta della Cripta dei Cuori senza mai farne ritorno. Unico superstite della terribile sorte toccata ai suoi compagni, fu trovato dal Manipolo nella cripita di Morihaus, ormai privo di senno. In un ultimo impeto si lanciò contro i cadaveri rianimati dei suoi stessi commilitoni, da cui fu smembrato.
Yamog, prescelto di Irium, non morto dominante di Kuhn. Su una piana ghiacciata alle porte del Labirinto di Frond-Hel questo sacerdote guerriero irium ingaggiò il Manipolo nella feroce battaglia che vide Ak'Suun sparire sotto i ghiacci.     
Yattara, una delle gemelle demone che sostengono il "sanguinante".
Ylskyn Volrotsa, nordica adulta, maga vampira della progenie Malauthyrne. Madame Volrotsa fu la giovane sposa di un ricco mercante di Anequina, tuttora vivente. Come prese contatto col vampirismo fu in parte coperto dalla controinformazione, ma è noto che ella lasciò Anequina contemporanemente alla sparizione del nobile duca  Hyanus Malauthyrne. Fra i due si sospetta sussistesse una relazione passionale: più di un indizio in relazione alla presunta morte di Hyanus, causata da ladri entrati nel suo maniero, porterebbe alla colpevolezza del mercante, ma nulla fu mai comprovato, anche perchè il corpo del duca non fu mai rinvenuto (o per meglio dire, non fu "interamente" rinvenuto...). Il Manipolo incontrò Ylksyn ad Urmech, dove la proliferazione del clan Malauthyrne sembrava accompagnarsi idealmente ai piani del redivivo Lord Thorne. Ammaliò Haemas in un primo incontro, mentre in un secondo, con le progenie ed altri vampiri del clan, mise il gruppo in seria difficoltà, costringendolo a ripiegare. Presumibilmente si trova ad Urmech, nel quartiere antico, dove si erge il tempio sconsacrato di Jhunal, dio nordico delle rune.  
Ysgramor Sveirir
Zorathorkhul, il diabolico Tiranno del Profondo è un potente sovrano daedrico negoziatore di anime e giudice di dannati. La sua terrificante storia è  ampiamente documentata dalla "Scala di Oblio", nauseabondo tomo passato nelle mani di numerosi incantatori ed invocatori corrotti ed ora tornato al daedra stesso. Il signore della fossa è stato convocato da Ventergaust come estremo baluardo per contrastare il Manipolo. La dipartita di Zorathorkul è avvenuta solo a seguito di un patto  immondo stipulato con M'Elzar.